terça-feira, 9 de julho de 2024

A Poesia de Mary B. Tolusso foi publicada na Revista Oresteia no dia 2024/05/10.

Nel celeste delle rabbie schiarite non porti ombra né fiori, hai la maschera
vaga, la prudenza dell’amante, quale smania ti prende
amico caro? Sono stata insieme a te, ora me ne vado e piove
acqua nel chiaro delle tenebre.

Dicono che i grandi fiumi hanno memoria, dicono che il divenire
è più forte del dolore, tu hai la veste dell’insonnia animale
qui invece barche, silenzi, lucciole traverse, l’incerto si fa
tenero, i morti non si fanno vedere, solo labbra di acque macellate

La stagione si appendeva agli alberi in una sconcia
confidenza con la terra. Era il giorno fedele ai nomi,
disegnavo quattro corpi sulle buste delle lettere,
perché la vita è poca e tu scomparso eri un luogo intero.
Lo vedi questo cielo impasticcato? Allucinato
verso un bianco crudele che è il bianco
delle palpebre, il bianco della gola quando
qualcuno ha detto «Adesso è pronto». Ma
io non ci credo, nessuno è
pronto, un istante sulla Terra, nessuno
è pronto, era nostro il perfetto insieme, il tuo nome,
la finestra aperta, amore mio cosa sta accadendo?
Cosa deve avvenire? Questa morte non esiste.

*-*

Num admirável delírio iluminado não trazes sombra nem flores, trazes uma máscara
errante, a prudência do amante, que inquietude te possui
caro amigo? Tenho estado junto a ti, agora vou-me embora e chove
água na claridade das trevas.

Dizem que os grandes rios têm memória, dizem que o devir
é mais forte do que a dor, tens o manto de uma insónia animal
que em vez de barcos, silêncios, pirilampos, o incerto torna
suave, os mortos não se deixam ver, apenas os lábios de água arruinados.

A estação pendurava-se nas árvores em licenciosas
confidências com a terra. Era um dia de fidelidade aos nomes,
eu desenhava quatro corpos nos envelopes das cartas,
porque a vida é curta e tu desaparecido eras um espaço completo.
Vês este céu pegajoso? Alucinado
na direção de um branco cruel como é o branco
das pálpebras, o branco da garganta quando
alguém diz “Agora está pronto!” Mas
eu não acredito, ninguém está
pronto, sequer um instante sobre a Terra, ninguém
está pronto, era nosso o perfeito estar junto, o teu nome,
a janela aberta, meu amor o que está sucedendo?
O que deve sobrevir? Esta morte não existe.

Tradução de Victor Oliveira Mateus

*-*-*

Mary B. Tolusso vive tra Milano e Trieste. Laureata in Lettere svolge attività di giornalista. È autrice dei romanzi L’imbalsamatrice (Gaffi, 2010), L’esercizio del distacco (Bollati Boringhieri, 2018) e delle raccolte poetiche L’inverso ritrovato (Lietocolle, 2003), Il freddo e il crudele (Stampa, 2012), Apolide (Specchio-Mondadori, 2022, finalista al Premio Strega 2023). È presente in antologiche tra cui I mari di Trieste (Bompiani, 2015). Poeti dopo il Duemila (Mondadori, 2017) e Poesie dell’Italia contemporanea (Il Saggiatore, 2023), ha tradotto Giacomino da Verona per il volume Visioni dell’aldilà prima di Dante (Mondadori, 2017). Ha ricevuto il Premio Pasolini (2004), Premio Fogazzaro (2012), Premio Internazionale Città di Moncalieri (2023) Premio Acqui Terme (2023).