Mio angelo di cenere.
Ancora poco fa s' aggirava affamato
tra le crepe delle ore,
sofferenza sensa pari
nello sgardo che invecchia.
Ora la notte lo ha redento
(esposto, forse, nel canestro)
come un giovane granello di neve
o un uccello tra i capelli
dell' estraniato.
Cosa ne so io
delle ombre in volo, quelle plumbee,
delle voragini consolatorie
in cui portano la putredine degli stormi?
Cosa ne so del mio giorno,
quando prende il largo
senza giornale di bordo?
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Mariella Mehr. Ognuno Incatenato Alla Sua Ora. Torino: Giulio Einaudi editore, 2014, p 95.
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